L'Aeroporto di Parigi Orly ha un grande vantaggio rispetto a Charles de Gaulle: è più vicino alla città. Dalla stazione di Denfert si può prendere un bus che in una mezz'oretta vi porta al terminal. Volendo si può anche prendere la RER B ma come ho già avuto modo di dire altrove su questo (fantastico) blog, la RER B ha spesso problemi e ritardi che anche la persona più mansueta e comprensiva del mondo non esiterebbe a definire, con rabbia selvaggia e vene del collo ingrossate, apocalittici. Quindi, state a sentirmi, prendete il bus.
Il terminal Ouest non è niente di che. L'ultima volta che ci sono andato è stato ieri. Sono arrivato (col bus), e mi sono diretto agli Arrivi, dove ho aspettato con grande impazienza l'atterraggio del volo di quello gran schianto della mia donna.
Essendo in larghissimo anticipo (l'amore gioca brutti scherzi) ho cercato un bar e ho mangiato qualcosa.
Di solito in queste situazioni vago per ore per tutto il terminal esaminando fin nei dettagli tutti i bar alla ricerca del mio bar. Invece ieri è stato facilissimo, dato che il bar di fronte agli arrivi aveva tavolini di legno e sedie e sgabelli verde elettrico e a me piace molto il verde elettrico.
Quando poi ho visto nel frigorifero self-service delle vaschette di sushi (parlerò altrove della mia fissazione ossessivo-compulsiva per il sushi) ho capito che il verde elettrico mi aveva davvero guidato fino al posto giusto.
Ed è forse questo il motivo principale per cui ora scriverò qui sotto:
Due stelline.
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