Days of the Bagnold summer è il primo libro pubblicato dall'inglese Joff Winterhart.
Daniel Bagnold è il tipico quindicenne con capello lungo, sguardo triste e sfuggente, felpa (con cappuccio) di qualche band heavy-metal, scarpe da ginnastica che calpestano l'orlo dei pantaloni sempre troppo lungo. Daniel deve partire, come ogni anno, per passare l'estate con suo padre (i suoi genitori sono separati). Ma all'ultimo minuto salta tutto, e Daniel resta con la madre, Sue.
Il libro descrive, quindi, in sei capitoli (uno per ogni settimana di vacanza), l'estate della coppia madre/figlio e cattura con delicata precisione tutte le irrequietezze e incertezze del quindicenne e le malinconiche e tristi frustrazioni della madre.
E il tutto prosegue tra incomprensioni tra i due, prove della adolescenziale band hard-rock di Daniel, dates disastrosi di sua madre, l'improbabile madre new age di un compagno di classe, acquisti di abiti eleganti in vista del matrimonio di un cugino, e la morte dell'animale domestico.
Pur non conisderando The Bagnold una delle graphic novels migliori che io abbia letto recentemente, è di certo una lettura molto gradevole.
Daniel Bagnold è il tipico quindicenne con capello lungo, sguardo triste e sfuggente, felpa (con cappuccio) di qualche band heavy-metal, scarpe da ginnastica che calpestano l'orlo dei pantaloni sempre troppo lungo. Daniel deve partire, come ogni anno, per passare l'estate con suo padre (i suoi genitori sono separati). Ma all'ultimo minuto salta tutto, e Daniel resta con la madre, Sue.
Il libro descrive, quindi, in sei capitoli (uno per ogni settimana di vacanza), l'estate della coppia madre/figlio e cattura con delicata precisione tutte le irrequietezze e incertezze del quindicenne e le malinconiche e tristi frustrazioni della madre.
E il tutto prosegue tra incomprensioni tra i due, prove della adolescenziale band hard-rock di Daniel, dates disastrosi di sua madre, l'improbabile madre new age di un compagno di classe, acquisti di abiti eleganti in vista del matrimonio di un cugino, e la morte dell'animale domestico.
Pur non conisderando The Bagnold una delle graphic novels migliori che io abbia letto recentemente, è di certo una lettura molto gradevole.