Pianificare le vacanze del migrante non è facile in tempi di covid.
Il migrante italiano, d'estate, vuole solo una cosa: ritornare in Italia. Dalla mamma (chi ce l'ha), dal sole (tutti tranne quelli di Cuneo), dal cibo, dal mare o (i meno fortunati) dalle montagne. Però il migrante, se ha la mia età, è spesso dotato di genitori anziani. E figli piccoli. Che vogliono passare insieme le vacanze.
Il che pone ovviamente un problema. Il migrante non può fare a meno di chiedersi: ma non è che poi viaggiando con l'aereo, o il treno, o il bus, mi prendo il virus e lo porto a casa, mettendo così a repentaglio la salute dei miei cari?
Bene.
Mio suocero compierà presto 80 anni ed è cardiopatico da praticamente sempre. Però ha dichiarato che vuole assolutamente vedere la Tipsy. Quindi abbiamo iniziato a scervellarci su come fare per portargli la Tipsy evitando di esporto a inutili rischi.
Il problema è diviso in due parti: il viaggio e la permanenza.
Per quanto riguarda il viaggio è chiaramente preferibile la evitare mezzi di trasporto comuni. Solo che la famiglia Dias è ecologggggica e non possiede un'automobile. Sono quindi partite febbrili ricerche di auto a noleggio a prezzi modici (i Dias non sono ricchi, ma proprio per niente). Insomma, cerchiamo, prenotiamo, mettiamo opzioni cancellabili su macchine di bassissima cilindrata. Eccetera. Una grandissima rottura di balle.
Poi, chiaramente, una volta in Italia, bisognerà fare attenzione. Evitare assembramenti, specialmente se in spazi chiusi, usare la mascherina nei negozi, lavarsi spesso le mani. Eccetera eccetera eccetera. Insomma, parola d'odrdine: prudenza, prudenza e prudenza!
Dopo svariate serate passate a organizzare sto delirio, sentiamo finalmente il suocero su skype e gli esponiamo il nostro piano, che lui rifiuta. Disapprova. Respinge.
Le date non gli vanno bene. Vuole stare più tempo con sua nipote. Dice ma perchè non la mandate giù prima in aereo? Eccetera.
E mentre noi cercavamo le parole per farlo ragionare e convincerlo ad accettare la nostra proposta, che era di gran lunga la più ragionevole e prudente, ha cambiato discorso, per dirci: "Ah, oggi sono andato a Ikea".
E' andato a Ikea.
Ikea.
A Milano.
Se ho capito bene non si è nemmeno comprato una mascherina.
Direi che non c'è nient'altro da aggiungere.
A volte uno si fa tanti film in testa per far star bene gli altri, e poi...
RispondiEliminaSpero che il piano, in ogni caso, vada a buon fine.:)
EM
recito ogni giorno 3 o 4 rosari propiziatori. se non funziona bestemmio!
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