sabato 5 maggio 2012

Il ritorno (temporaneo) di Manoel

Carissimi, è Manoel che vi parla. Trovo il tempo per un post fulmineo. Ma state tranquilli, da domani torna U. con i suoi diari.

Allora, il titolo di questo post potrebbe essere:

UNA FAZZA, UNA RAZZA.

Allora, come forse ricorderete, mi trovo per un mese a Creta. Eraklion. Con L., chiaramente. Per lavoro, incredibilmente.

Allora, appena arrivati siamo andati al supermercato. Un Carrefour. Al momento del parcheggio ci siamo guardati un po' perplessi. Parcheggi fantasiosi, macchina ammassate una sull'altra, doppie file, eccetera. Io guardo L., L. guarda me. Sopracciglia inarcate. Ma com'è possibile che il Carrefour abbia un parcheggio così piccolo? Una ventina di posti in tutto. Possibile?

Mah.

Comunque. In quanto amanti dell'integrazione delle diverse culture, parcheggiamo fantasiosi anche noi e facciamo la spesa.

Qualche giorno dopo torniamo al Carrefour per rifare la spesa, giriamo accidentalmente l'angolo e davanti a noi si apre, immenso, grigio e luccicante sotto il sole, rigato di bianco fino a perdersi nell'orizzonte: un parcheggio s.c.o.n.f.i.n.a.t.o.!

E deserto.

Vuoto.

Vuotissimo.

Riassumendo: macchine ammassate in doppia fila in un parcheggio minuscolo e dietro l'angolo ettari ed ettari di asfalto deserti.

Perché?

Il motivo è che il parcheggio sconfinato si trova a ben 20 metri di distanza extra dalla porta di ingresso del Carrefour.

Ed è qui che mi son sentito a casa e ho pensato "una fazza, una razza".

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