lunedì 5 marzo 2012

Books I read 6 - Breakfast of Champions, Kurt Vonnegut

Breakfast of Champions inizia così:
The expression 'Breakfast of Champions' is a registered trademark of General Mills, Inc., for use on a breakfast cereal product. The use of the identical expression as the title for this book is not intended to indicate an association with or sponsorship by General Mills, nor is it intended to disparage their fine products.
ma in realtà questa è solamente la prima frase della prefazione dell'autore. Ma siccome la prefazione è firmata Philboyd Studge, e non Kurt Vonnegut, se ne deduce che il romanzo, la storia inventata, in realtà inizia già dalla prefazione. Comunque, nel caso in cui a qualcuno non piaccia far iniziare i libri dalla prefazione, riavvolgiamo tutto e ricominciamo.

Breakfast of Champions inizia così:
This is a tale of a meeting of two lonesome, skinny, fairly old white men on a planet which was dying fast.
ed è un libro di 271 pagine che solo Kurt Vonnegut avrebbe potuto scrivere.


Lo ammetto. Ho iniziato a leggere Vonnegut molto più tardi di quando avrei dovuto. Avevo sentito parlare molto bene e più volte di Slaughterhouse 5, ma alla mia domanda: "E di cosa parla?" mi ero sempre e invariabilmente sentito dire: "Della distruzione di Dresda durante la seconda guerra mondiale".

"Che palle" pensavo ogni volta, tra me e me.

Mi ero convinto, e la mia convinzione era assolutamente basata sul nulla, che Slaughterhouse 5 fosse un libro realista sulla guerra e i suoi orrori eccetera eccetera.* Poi l'anno scorso ne ho trovata un'edizione tascabile da Shakespeare and Co e l'ho comprata, e ora Slaughterhouse 5 è nello scaffale dei libri essenziali. Ho capito di avere davanti un libro completamente diverso da quello che mi aspettassi quando Billy Pilgrim, l'improbabile e inadeguato eroe del libro, ha iniziato a viaggiare su e giù nel tempo.** E poco più avanti, leggendo del suo rapimento da parte degli alieni (i Tralfamadoriani, per l'esattezza) ho dichiarato seduta stante Vonnegut uno dei miei miti assoluti.

La cosa che non ho mai capito è come mai nessuno, ma proprio nessuno, alla mia domanda riguardo al tema principale di Slaughterhouse 5, mi avesse mai risposto qualcosa tipo: "Parla della distruzione di Dresda durante la seconda guerra mondiale ma, nonostante questo, è un libro fantastico. Leggilo! Ci sono pure gli alieni! Pazzesco.". Quindi, ho imparato questa grande lezione. Quando dite a qualcuno quanto un libro vi sia piaciuto, subito dopo ditegli quanto davvero vi sia piaciuto. E se vi è piaciuto davvero tanto, ditegli che deve leggerlo. E siate sicuri che abbia capito, prima di parlare d'altro. I libri belli vanno spinti. Con entusiasmo.

Ma sto divagando. Torniamo a Breakfast of Champions, or Goodbye blue Monday.***

Come è tipico dello stile di Vonnegut, l'evento principale e cardine del libro viene anticipato già all'inizio. Per l'esattezza nella prima frase. Il libro parla dell'incontro di due persone. Kilgore Trout e Dwayne Hoover.

Kilgore Trout è un personaggio ricorrente nei libri di Vonnegut.**** È lo scrittore di fantascienza fuori di testa, che scrive centinaia di romanzi e racconti che nessuno legge, e che vengono pubblicati in riviste pornografiche che hanno bisogno di riempire pagine tra una wide-open beaver e l'altra.
A wide-open beaver was a photograph of a woman not wearing underpants, and with her legs far apart, so that the mouth of her vagina could be seen.
Dwayne Hoover è invece un ricco venditore d'auto. Marca Pontiac. Ci viene quasi subito fatto sapere che in seguito al loro incontro, Kilgore Trout diventerà uno degli esseri umani più rispettati e ammirati di sempre, mentre Hoover uscirà completamente di testa.

Ora, nella prefazione, il fittizio autore del libro, Philboyd Studge, scrive:
This book is my fiftieth birthday present to myself. I feel as though I am crossing the spine of a roof - having ascended one slope.
Il libro è stato pubblicato nel 1973. L'anno prima Vonnegut compiva 50 anni. La madre di Philboyd Studge si è suicidata, come quella di Vonnegut. I libri di Vonnegut sono pieni di cose pazze che potrebbero essere catalogate come fantascienza. A un certo punto della sua vita, Vonnegut ha venduto auto (ma non Pontiac, bensì Saab).
Insomma, non credo ci voglia un critico letterario per capire che Philboyd Sudge, Kilgore Trout,***** e Dwayne Hoover sono tutti quanti Vonnegut, o hanno tutti quanti qualcosa di Vonnegut. E il risultato finale della loro interazione è un assoluto, caoticissimo, meraviglioso casino.

A impreziosire il libro, ci sono i disegni di Vonnegut, tantissimi, e ci sono le ossessioni di Vonnegut, come la ripetizione martellante di frasi o espressioni (come doodley-squat******), o la maniacale descrizione di parti anatomiche dei personaggi (lunghezza e diametro, per intenderci).

Bene. Concludo dicendovi questo: nel libro Palm Sunday, Vonnegut si è dato la pagella, mettendo voti a tutti i suoi romanzi. Breakfast of Champions si è aggiudicato una C. La sufficienza.*******

Boh.

Secondo me è un gran libro.

Divertentissimo.

Triste.

Oscenamente autobiografico.

Che non lascia scampo.

Leggetelo. Davvero, leggetelo. Leggete tutto quello che Vonnegut ha scritto.

____________

* Non c'è assolutamente niente di male nei libri realisti sulla guerra e i suoi orrori. Davvero. Solo che a me non ispirano. Tutto qui.
** "Listen: Billy Pilgrim has come unstuck with time" (Slaughterhouse 5, capitolo 2)
*** Si, diversi libri di Vonnegut hanno più titoli. In questo caso, il titolo alternativo è Goodbye blue Monday.
**** Appare anche in Slaughterhouse 5, per esempio.
***** In realtà il personaggio di Kilgore Trout era originariamente ispirato allo scrittore di fantascienza Theodore Sturgeon, amico di Vonnegut.
****** Che fa il verso al 'So it goes' di Slaughterhouse 5?
******* Per i curiosi: i due libri che hanno preso "A-plus" sono Cat's cradle e Slaughterhouse 5.

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