martedì 17 aprile 2012

Ansia è (o?) essere vivi?

Avete presente quando uno resta travolto da tutto quanto e gli sembra che tutto si muova troppo velocemente e che ci siano sempre più cose da fare tra adesso e domani e che le cose da fare man mano che uno le fa crescano invece di diminuire e allora uno dice ma cazzo ma com'è possibile da dove sbucano queste altre cose da fare che prima non c'erano e come farò uno si dice ad andare a letto prima di domani mattina con la coscienza pulita se devo ancora farle tutte quante e poi...

Che cazzo.

Basta.

Sono a Barcellona.

Ora faccio la cosa più urgente. [Ripetere ad alta voce* la presentazione che devo dare domani mattina].

Poi quella più bella. [Chiamare L. e chiederle come sta l'otite della sua (e presto anche mia) bianchissima gatta U.].

Poi esco coi miei bellissimi amici A., J., J., G., V. e forse pure un'altro J. (tantissimi J.).

E 'fanculo a tutto il resto.

Faccio bene?**

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* Come un cretino.
** Manoel in cerca di conferme.

2 commenti:

  1. sì.
    Manoel, calmati. fatti abbracciare, o almeno dare una virile stretta di mano e una pacca sulla spalla da tutte quelle ggiéi. sarai phighissimo alla presentazione, ne sono certa.

    e se ti agiti, pensa a me che ti scrivo questo commento in casa mia con gli occhiali da sole alle 21.02, perché c'ho la congiuntivite e sembro Sandra Mondaini.

    va meglio?

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