mercoledì 11 aprile 2012

Cose d'altri tempi

D. è nato in un paesino nella campagna vicino a Lione. Poi è cresciuto, è andato a studiare in giro per la Francia e l'Europa e quando è tornato al paesino nella campagna vicino a Lione si è accorto che di campagna non ce n'era più. Allora si è spostato più a nord, dove di campagna se ne trova ancora e si è comprato un grande casolare semidistrutto in un paesino di 120 abitanti. Lo ha restaurato e ci è andato a vivere.

Ho fatto davvero fatica a non commuovermi quando D. mi ha raccontato che qualche anno fa i 120 abitanti del paesino, sapendo che D. si trovava in difficoltà economiche e che stava pensando di vendere il casolare, hanno deciso di fare una colletta e prestargli un sacco di soldi per farlo restare nel paesino. Perché aveva ristrutturato un bel casolare e si era integrato bene nella vita del paese. Due ottimi motivi per aiutarlo a restare.

I nonni di D., invece, sono ancora al paesino nella campagna vicino a Lione. Il nonno ha lavorato per quarant'anni come operaio alla fabbrica della Renault. Ogni mattina, per quarant'anni, un autobus lo è andato a prendere al paesino, lo ha portato in fabbrica al mattino, e lo ha riportato a casa la sera. Ogni mattina il nonno di D. si incamminava verso l'autobus con in mano il sacchetto con dentro il pranzo, che consumava in fabbrica. E, a parte il paesaggio che poteva sbirciare dai finestrini del bus, non vedeva nient'altro che la fabbrica di giorno e il paesino la notte e nei weekend.

Durante le ferie il nonno di D. si dedicava all'orto. Senza mai togliersi di dosso la tuta blu da operaio, che ha continuato a usare come vestito da ogni occasione anche quando è andato in pensione. D. sostiene di non aver mai visto suo nonno, nemmeno una volta, senza la tuta blu da operaio.

I nonni di D. non sono mai andati in vacanza da nessuna parte, sono stati a Lione una volta, una sola, per andare all'ospedale a trovare un amico ammalato. E basta. Non hanno mai dormito una notte fuori dal loro paesino, e siccome vivono nella casa che era dei genitori della nonna di D., quest'ultima ha dormito tutte le notti della sua vita sotto lo stesso tetto.

Hanno un orto grandissimo, i nonni di D., e anche qualche animale, e sono quasi indipendenti. Comprano solo il sale e poche altre cose nei negozi del paesino. Tutto il resto lo fanno da sé.

Tra un paio di mesi D. si sposa. Si sposa nel paesino dove vive ora, lontano dal paesino in cui è nato. D. si sposa ma i suoi nonni non ci saranno. Si sono scusati mille volte, e sono davvero dispiaciuti. Ma andare al suo matrimonio sarebbe impossibile senza restare una notte fuori casa, e quella è una cosa che proprio non possono fare.

Me li immagino già il giorno del matrimonio, lui in tuta blu e lei un po' preoccupata che gli chiede chissà, chissà se sta andando tutto bene, chissà che bella la sposa, chissà se D. è già sposato.

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