martedì 12 novembre 2013

Books I read 17 - The twenty-seventh city, Jonathan Franzen

The twenty-seventh city inizia così:
In early June Chief William O'Connell of the St. Louis Police Department announced his retirement, and the Board of Police Commissioners, passing over the favored candidates of the city political establishment, the black community, the press, the Officers Association and the Missouri governor, selected a woman, formerly with the police in Bombay, India, to begin a five-year term as a chief.
ed è un intricatissimo romanzo di 517 pagine, il primo pubblicato da Jonathan Franzen.

Se questa fosse una recensione seria probabilmente dovrebbe iniziare con un succinto resoconto della trama del romanzo. Un resoconto attento, però, a non svelare troppi dettagli della intricatissima storia, che mescola le vicende private di una famiglia (i Probst), a quelle legate a un complotto (ordito da S. Jammu—giovane, donna, e indiana—nominata tra lo stupore generale capo della polizia) volto a stravolgere i rapporti di potere nella (sonnolenta) città di St. Louis, Missouri.

Ma in realtà la cosa che più mi interessa raccontarvi è la sensazione che ho provato nel leggere le prime righe del romanzo. Quella sensazione rassicurante data dal riconoscere immediatamente, già dalla prima frase, la voce di uno scrittore che si ama. E la voce di Franzen è una prosa composta, a prima vista informativa, quasi distaccata, che diventa (non so come, davvero) uno strumento di precisione chirurgica che descrive umanità, sentimenti, storie e vita*.

Riconoscere la voce di un autore già dalla prime righe è bello. E' confortevole. Fa sentire a casa.

Comunque, tornando alla recensione: David Foster Wallace, amico di Franzen, definì The twenty-seventh city «so good [...] that it "depressed" him»**. E direi che questo può bastare.

____________________

* I suoi The corrections e Freedom sono, in questo senso, due capolavori assoluti.
** D. T. Max, Every love story is a ghost story: a life of David Foster Wallace, Viking Penguin

Nessun commento:

Posta un commento