sabato 5 ottobre 2013

Come diventare popolari in Giappone

Siedo al bancone di un fumoso baretto di Tokyo*. Ci siamo già stati in quel baretto, L. ed io, due giorni prima, e ci siamo tornati perché è proprio un gran bel baretto. Atmosfera amichevole, cibo molto buono, facce simpatiche in giro. Però il menu è solo in giapponese**, e noi abbiamo tanta fame.

In queste situazioni delicate, Manoel tira fuori il meglio di se e rompe le palle*** ai vicini di bancone.

"Scusate, parlate inglese?"

E la coppietta sorride e annuisce. Felice. Mi stanno già simpatici.

Manoel punta il dito verso un pesce sfilettato (e crudo, chiaramente) che giace inerte sul piatto del lui della coppia.

"E se volessi mangiare la stessa cosa che hai mangiato tu, che cosa dovrei ordinare?" dico sventolando il menu giapponese.

Largo sorriso sul suo viso.

"Non preoccuparti! Te lo ordino io!" e grida ai cuochi di la dal banco qualcosa che verosimilmente significa sashimi-di-un-qualche-tipo-di-pesce-non-meglio-identificato-per-il-nostro-amico-occidentale-!.

Domanda dopo domanda ci ordinano tutta la cena, gridandola, e poi ci mettiamo a chiacchierare.

"Siete qui per vacanza o per lavoro?"
"Lei è qui per lavoro" dico indicando L., "mentre io sono qui..."
(pausa ad effetto)****
"...perché la amo!"

E qui gli occhi della felice coppietta giapponese diventano grandi, grandissimi e le loro bocche prima si contorcono e poi iniziano a gridare qualcosa tipo iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiih!!!!!!!!!!!! e lei batte pure le mani e poi ridono - lei con le mani davanti alla bocca lui abbandonato indietro sul seggiolone da bar - di fronte a quella che probabilmente è e resterà la frase più audace mai pronunciata in un fumoso baretto giapponese...

Sono l'idolo del baretto.

E, anche se***** sono abituato ad essere il centro dell'attenzione, il perno attorno cui tutto ruota, la cosa mi fa piacere.

Bene.

Poi scopriamo che il lui della coppia lavora nel baretto. E quello è il suo giorno libero. Ed è a mangiare e bere al baretto. Dopo poco riconosco tra gli altri avventori (e saluto calorosamente) il cameriere che ci aveva servito due giorni prima (e col quale avevo conversato amabilmente nonostante il suo inglese pressoché inesistente). Anche lui, nel suo giorno libero, mangia e beve al baretto.

Guardo L., e L. guarda me. Perplessità dilagante.

Dev'essere proprio un gran baretto, concludiamo.

__________

* A Tokyo ancora si fuma nei locali. Ma per strada, per oscuri motivi, è vietato. Mah...
** Non è vero. C'è anche un menu in inglese, ma è di due sole facciate, mentre quello giapponese è un libretto di almeno una dozzina di pagine... Checcazzo.
*** Con grande classe ed eleganza, chiaramente.
**** Sono davvero un coglionazzo.
***** Modestamente.

4 commenti:

  1. Però lungo alcune strade ci sono gli angoli per fumatori. Fantastici i giapponesi.

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  2. Vorrei vedere il Giappone con gli occhi di Manoel O. Dias. Mi sa che mi farebbe ridere assai. Era buono, il pesce sfilettato? Ma soprattutto, ora sei Big in Japan?

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