Ieri sera è morta la mia nonna. Si chiamava I., la mia nonna, ed aveva 99 anni.
La cosa più incredibile, se ci penso, è il fatto che mia nonna sia stata vecchia per lo meno da quando me la ricordi, e chi vi parla ha quasi 38 anni.
Anche la sua sorellina, la mitica zia Q., è vecchia da quando io me la ricordi. Ha 97 anni. È ancora viva, anche se non se la passa per niente bene da qualche anno.
I. e Q. hanno sempre vissuto assieme. Tutta la vita. E la cosa più bella che possa dirvi di loro è che ero sempre contento quando andavo a trovarle. Perché erano due vecchie simpatiche. Ma proprio molto simpatiche. Dicevano un sacco di stupidaggini e ridevano e facevano ridere tutti quanti.
Non credo sia normale andare a trovare due novantenni che vivono sole (a parte gli ultimi anni con badante 24/7 hanno sempre vissuto da sole) con l'aspettativa di divertirsi un sacco. Di schiantarsi dal ridere.
Ecco, invece era così.
E la mia bisnonna era ancora meglio. Ma quella è un'altra storia.
Mi piacerebbe raccontarvi un paio di cose sulla mia nonna I. e sulla zia Q.
Per esempio quando cucinavano. Un loro pranzo tipico erano 50 grammi di pasta. 50 grammi da dividere in due! Una cosa ridicola. Provate a pesare 50 grammi di maccheroni e poi contateli. Poi pensate di doverli dividere a metà con qualcuno. È una cosa ridicola, ve lo garantisco. Insomma cucinavano questi 50 grammi di pasta, che venivano poi consumati dolorosamente tra mille recriminazioni.
- Te l'ho detto che ne hai fatta troppa!
- Ne ho fatta come sempre, 50 grammi.
- Allora ne dobbiamo fare di meno. Te l'ho detto. Così è troppa!
- Mangia e sta zitta!
- Non ne posso più. È troppa…
- Sì, forse è troppa. Allora lasciala lì, va là...
- Sì, la lascio lì. Signore mio, mi sento scoppiare…
- Ma sì dai, lascia lì… È tanta anche per me...
Il tutto chiaramente in dialetto.
Poi, finita faticosamente la pasta, la zia Q. si dirigeva verso il freezer, tirava fuori una vaschetta di gelato*, ne preparava due scodelle enormi che si mangiavano ghiotte senza fiatare.
- Il gelato è una grande invenzione.
- Ah, sì...
- Chissà chi è che ha avuto 'sta idea...
Eccetera.
Uno spasso.
Un'altra scena mitica è questa.
A un certo punto mio padre regalò alla nonna I. e alla zia Q. un telefono cordless. Per mesi, ogni volta che andavo a trovarle, una delle due reggeva il telefono in alto davanti a se, con una mano, e poi mi diceva: -Guarda!- e iniziava ad agitare l'altra mano prima sotto, poi sopra al telefono. Poi a destra, poi a sinistra.
- Guarda! - diceva - non c'è il filo! Io mi chiedo come faccia sto coso a funzionare…
E l'altra scuoteva la testa con in faccia un'espressione di totale meraviglia di fronte a un fenomeno chiaramente paranormale.
E potrei andare avanti per ore a raccontare...
Insomma, erano proprio uno spasso, quelle due.
____________
* In 38 anni non ricordo di essere andato a trovarle e non aver trovato del gelato in freezer. C'era sempre del gelato in quella casa.
La cosa più incredibile, se ci penso, è il fatto che mia nonna sia stata vecchia per lo meno da quando me la ricordi, e chi vi parla ha quasi 38 anni.
Anche la sua sorellina, la mitica zia Q., è vecchia da quando io me la ricordi. Ha 97 anni. È ancora viva, anche se non se la passa per niente bene da qualche anno.
I. e Q. hanno sempre vissuto assieme. Tutta la vita. E la cosa più bella che possa dirvi di loro è che ero sempre contento quando andavo a trovarle. Perché erano due vecchie simpatiche. Ma proprio molto simpatiche. Dicevano un sacco di stupidaggini e ridevano e facevano ridere tutti quanti.
Non credo sia normale andare a trovare due novantenni che vivono sole (a parte gli ultimi anni con badante 24/7 hanno sempre vissuto da sole) con l'aspettativa di divertirsi un sacco. Di schiantarsi dal ridere.
Ecco, invece era così.
E la mia bisnonna era ancora meglio. Ma quella è un'altra storia.
Mi piacerebbe raccontarvi un paio di cose sulla mia nonna I. e sulla zia Q.
Per esempio quando cucinavano. Un loro pranzo tipico erano 50 grammi di pasta. 50 grammi da dividere in due! Una cosa ridicola. Provate a pesare 50 grammi di maccheroni e poi contateli. Poi pensate di doverli dividere a metà con qualcuno. È una cosa ridicola, ve lo garantisco. Insomma cucinavano questi 50 grammi di pasta, che venivano poi consumati dolorosamente tra mille recriminazioni.
- Te l'ho detto che ne hai fatta troppa!
- Ne ho fatta come sempre, 50 grammi.
- Allora ne dobbiamo fare di meno. Te l'ho detto. Così è troppa!
- Mangia e sta zitta!
- Non ne posso più. È troppa…
- Sì, forse è troppa. Allora lasciala lì, va là...
- Sì, la lascio lì. Signore mio, mi sento scoppiare…
- Ma sì dai, lascia lì… È tanta anche per me...
Il tutto chiaramente in dialetto.
Poi, finita faticosamente la pasta, la zia Q. si dirigeva verso il freezer, tirava fuori una vaschetta di gelato*, ne preparava due scodelle enormi che si mangiavano ghiotte senza fiatare.
- Il gelato è una grande invenzione.
- Ah, sì...
- Chissà chi è che ha avuto 'sta idea...
Eccetera.
Uno spasso.
Un'altra scena mitica è questa.
A un certo punto mio padre regalò alla nonna I. e alla zia Q. un telefono cordless. Per mesi, ogni volta che andavo a trovarle, una delle due reggeva il telefono in alto davanti a se, con una mano, e poi mi diceva: -Guarda!- e iniziava ad agitare l'altra mano prima sotto, poi sopra al telefono. Poi a destra, poi a sinistra.
- Guarda! - diceva - non c'è il filo! Io mi chiedo come faccia sto coso a funzionare…
E l'altra scuoteva la testa con in faccia un'espressione di totale meraviglia di fronte a un fenomeno chiaramente paranormale.
E potrei andare avanti per ore a raccontare...
Insomma, erano proprio uno spasso, quelle due.
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* In 38 anni non ricordo di essere andato a trovarle e non aver trovato del gelato in freezer. C'era sempre del gelato in quella casa.