In questo periodo L. ed io parliamo solo di passeggini. Sappiamo tutto. Modelli, prezzi, funzionalità, accessori. Paese d'origine. Colori disponibili. Vantaggi e svantaggi. Eccetera.
Che palle!, starete pensando.
Ma vi invito a resistere un altro minuto e terminare la lettura di questo post, perché quella che abbiamo fatto ieri L. ed io è una scoperta interessante.
L. ed io viviamo nella parte sud di Parigi. Nel quattordicesimo arrondissement, per essere precisi. Il quattordicesimo è un quartiere medio borghese. Con gente piuttosto benestante ma non ricca.
Subito a nord del quattordicesimo c'è il sesto arrondissement. Nel sesto ci abita, in genere, gente con un sacco di soldi. Famiglie benestanti. Spesso ricche. È l'arrondissement di Saint-Germain des Prés e dei giardini del Lussemburgo, per intenderci.
Bene.
Ieri L. ed io abbiamo fatto una passeggiata da casa nostra su su fino al sesto che finisce poi sull'argine della Senna. Essendo, come dicevo sopra, ossessionati dai passeggini, abbiamo studiato tutti quelli che incrociavamo per strada.
Il risultato è stato inquietante.
Nel quattordicesimo arrondissement tutti (ma veramente TUTTI) i genitori e/o nonni spingevano passeggini della marca Maclaren (prezzo medio 200-300 euri). Appena passato nel sesto eccoti sparire di colpo i Maclaren e comparire in massa passeggini di marca Bugaboo e Babyzen (prezzi dai 600 ai 1000 euro).
Giunti in prossimità della Senna (a pochi minuti da Notre Dame, per intenderci) abbiamo visto perfino uno Stokke (il cui prezzo può addirittura superare i 1000 euri).
A questo punto non ci resta che andare a Belleville (celeberrimo quartiere popolare parigino, con tanto di chinatown e massiccia immigrazione extracomunitaria) e vedere quali sono i passeggini più in voga nella zona.
E poi saremo pronti per pubblicare uno studio socio-economico sulla distribuzione della ricchezza nella capitale francese.
Che palle!, starete pensando.
Ma vi invito a resistere un altro minuto e terminare la lettura di questo post, perché quella che abbiamo fatto ieri L. ed io è una scoperta interessante.
L. ed io viviamo nella parte sud di Parigi. Nel quattordicesimo arrondissement, per essere precisi. Il quattordicesimo è un quartiere medio borghese. Con gente piuttosto benestante ma non ricca.
Subito a nord del quattordicesimo c'è il sesto arrondissement. Nel sesto ci abita, in genere, gente con un sacco di soldi. Famiglie benestanti. Spesso ricche. È l'arrondissement di Saint-Germain des Prés e dei giardini del Lussemburgo, per intenderci.
Bene.
Ieri L. ed io abbiamo fatto una passeggiata da casa nostra su su fino al sesto che finisce poi sull'argine della Senna. Essendo, come dicevo sopra, ossessionati dai passeggini, abbiamo studiato tutti quelli che incrociavamo per strada.
Il risultato è stato inquietante.
Nel quattordicesimo arrondissement tutti (ma veramente TUTTI) i genitori e/o nonni spingevano passeggini della marca Maclaren (prezzo medio 200-300 euri). Appena passato nel sesto eccoti sparire di colpo i Maclaren e comparire in massa passeggini di marca Bugaboo e Babyzen (prezzi dai 600 ai 1000 euro).
Giunti in prossimità della Senna (a pochi minuti da Notre Dame, per intenderci) abbiamo visto perfino uno Stokke (il cui prezzo può addirittura superare i 1000 euri).
A questo punto non ci resta che andare a Belleville (celeberrimo quartiere popolare parigino, con tanto di chinatown e massiccia immigrazione extracomunitaria) e vedere quali sono i passeggini più in voga nella zona.
E poi saremo pronti per pubblicare uno studio socio-economico sulla distribuzione della ricchezza nella capitale francese.
Citerò il mio amico (gay):
RispondiElimina"La Stokke non fa semplici passeggini, fa pezzi di design".
XD
Buona scelta del passeggino
Vale A
come dargli torto?
EliminaIo abito a Roma , in un arrondissement di morti di fame, dove quasi nessuno ha mai visto una minicar (il passeggino degli adolescenti). Queste girano solo ai Parioli, l'arrondissement dei ricchi. Comunque se vengo a Parifgi, giuro, un'occhiata ai passeggini gliela do, sicuramente sono più interessanti dei ponti. ;)
RispondiEliminaeccellente, LAMPUR.
EliminaManoel! Sono tornata nel mondo normale, quello dove si ha una casa, una connessione internette propria e presto un computer! Quindi, tornerò a leggerti regolarmente. Ma quindi ora che diventi Pater questo si tramuterà in un daddyblog? Dai, che ce n'è molto meno che delle mamme... Altro che Foster Wallace, dateci la sociologia del passeggino! Cari saluti allo Schiantodidonna e alla sua panza abitata. Vi voglio un po' bene, più che altro siete patatini che finalmente riuscite a vivere nello stesso paese stabilmente.. Beddi!
RispondiEliminabrava! io scrivo poco. la paternita' e' una roba impegnativa gia' da PRIMA di iniziare…. comunque per ora no, non viviamo nello stesso posto. sarebbe troppo facile. ma presto si. (si spera). magari scrivo un post su questo.
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