venerdì 14 ottobre 2011

Ma chi sono?!?

Fatto.

Ho guardato le statistiche.

Allora, non è che abbia capito esattamente tutto, ma mi sento di poter riassumere la situazione come segue.

15 accessi in totale. L'obiettivo è lontano ma non mi scoraggio di certo. Poi più sotto c'è una mappa del mondo. Nella mappa la Francia è colorata di verde scuro, il che significa (credo) che la maggioranza degli accessi al blog sono stati effettuati da gente che sta in Francia. Un altro modo per dire questa cosa è il seguente: questo blog lo leggo praticamente solo io. Ottimo.

Ma non è finita qui (TA-DAAA!!!), perché Germania, Russia e Stati Uniti sono colorati di verde chiaro. Il pallore del verde dovrebbe indicare (credo) il fatto che queste nazioni stanno contribuendo in maniera minore allo strabordante successo di questo blog. Il resto della mappa è di un bianco sconfortante.

Ora, la questione che vorrei sottoporre alla vostra attenzione è la seguente: ma questi qui chi sono?!? Come hanno fatto ad arrivare al mio blog? Chi glie lo ha detto? E, soprattutto, capiscono l'italiano, e se si, gli sarà piaciuto? (non l'italiano, il mio blog…)

Ed è con questi profondi quesiti che vi auguro: buonanotte.

Perplessità

L'altro giorno pensavo questa cosa. Non ho detto a nessuno di questo blog. Il che, oggettivamente, potrebbe costituire un impedimento, o per lo meno un ritardo, alla cosacrazione di "Bisognerebbe Leggermi Ogni Giorno" a blog più amato d'Italia...

D'altra parte, non me la sento neppure di mandare una mail a amici e conoscenti per dirgli: "Ehi! Ho un blog!", mi sembrerebbe troppo vicino a un: "Vi prego leggetemi!". No, no, sarebbe decisamente troppo imbarazzante...

Quindi?

Che faccio?

Com'è che la gente scopre i blog? È solo passaparola o ci sono altri trucchi? Chessò, commentare a raffica blog molto popolari, mandare mail anonime a sconosciuti (o, perché no, ad amici di amici che potrebbero parlare con gli amici e…), lasciare bigliettini con l'url nel metrò (questo l'ho visto, giuro.), o altro?

Boh...

Sentite, fatemici pensare un po'. Tra l'altro ho visto che c'è da qualche parte un bottone che se lo schiacci ti da le statistiche di accessi ecc ecc…

Gli do un'occhiata e poi vi dico.

mercoledì 12 ottobre 2011

Cambiare il mondo

Mi vengono molto spesso delle idee per cambiare il mondo.

Ora voi direte: esagerato! addirittura cambiare il mondo! Ma è proprio così... mi vengono molto spesso delle idee per cambiare il mondo. E per cambiarlo completamente, tra l'altro...

Di solito, l'idea per cambiare il mondo, quando arriva, mi lascia in uno stato di euforia totale, di sfrenato ottimismo e grandiosa sboronaggine. E allora è un po' come essere in cima a una montagna innevata, sul picco più alto, col vento che ti fischia furibondo tra i capelli. É come se li sentissi, i miei capelli che frustano impazziti la mia fronte. E il sole, giaguaro, che si fa strada tra nubi nere, gonfie, drammatiche e imponenti e picchia i suoi raggi sui miei occhi. Li picchia con rabbiosa foga sui miei occhi, ma non riesce a farmeli chiudere. Perché i miei occhi guardano lontano. Guardano l'infinito...

[Chiaramente, mescolata al fischio del vento si sente anche, in sottofondo, "Atom heart mother suite" a un volume pazzesco. Il che rende il tutto parecchio esaltante.]

Tranquillità. Austera tranquillità è quello che si prova quando si ha un'idea destinata a cambiare il mondo. La tranquillità di chi ha capito tutto. Di chi sa che ogni gesto, ogni parola, ogni pensiero, avrà ora una solennità e un valore impensabili fino a soltanto un attimo prima. Di chi sorride benevolo e compiaciuto pensando alla necessità dell'idea, alla necessità di quella idea. Di chi sa che nulla, da quel momento in poi in poi, sarà più come prima.

Il tutto dura all'incirca un paio di minuti. Poi, a un'analisi più accurata, l'idea per cambiare il mondo si rivela, in pressoché la totalità dei casi che fino ad ora mi sono capitati, una puttanata pazzesca. Insomma, si rivela essere non solo un'idea del tutto inadatta a cambiare il mondo (né in bene né in male), ma addirittura un'idea banalotta e sciatta. In certi casi pure dannosa. E a quel punto non si può non essere assaliti da un filo di imbarazzo...

Comunque, mettendo per un attimo gli scherzi da parte, l'idea che mi è venuta adesso, poco prima di scrivere questo post, mi pare proprio una di quelle idee destinate a cambiare il mondo.

Davvero.

Stavolta lo so.

[Siamo al secondo post... Come sto andando?]

sabato 8 ottobre 2011

Essere stronzo oggi

Ci sono certi giorni in cui ci si alza la mattina e si è davvero poco soddisfatti di se stessi.

Per me, oggi è uno di quei giorni.

Uno di quei giorni in cui ci si sente un po' stronzi, e si hanno un sacco di ragioni per pensarlo. Un sacco di ragioni per sentirsi insoddisfatti, un sacco di ragioni per non piacersi, un sacco di ragioni per farsi un po' schifo, anche...  un sacco di ragioni eccetera eccetera.

Voglio però precisare una cosa. Io mi piaccio. In genere mi piaccio. Mi piaccio parecchio. È soltanto che negli ultimi mesi ho fatto tutta una serie di cose che sono oggettivamente stronze, e quindi io ora -giustamente- mi sento stronzo. Ma non stronzo in generale. In generale mi piaccio.

Insomma, non è che io qui mi stia condannando su tutti i fronti. Non mi sto giudicando in maniera definitiva, non sto dicendo che sono sempre stato uno stronzo. Sto solo dicendo che, per tutta una serie di motivi, e per tutta una serie di cose che ho fatto, oggi mi sento stronzo.

Ecco.

Fortunatamente ci sono un sacco di cose che potrei fare per porre un qualche rimedio a quelle cose che ho fatto e che ora (solo ora, non in generale) mi stanno facendo sentire stronzo, ma proprio non ho voglia di farle... Non ne ho proprio voglia.

Uffa.

Che seccatura.

Dai, aspetto un po' che magari poi mi viene, 'sta voglia.

Beh, com'è come primo post?